Gli smartphone dispongono di un sistema operativo simile a quello di un PC, sul quale si possono installare a piacimento programmi di vario genere. Dal punto di vista hardware sono caratterizzati da un processore piuttosto potente, da uno schermo di generose dimensioni sensibile al tocco e a volte da una tastiera fisica. I principali sistemi operativi utilizzati dagli smartphone sono:
Android: si possono sfruttare le potenzialità della galassia Google utili in ambito aziendale, come lo spazio di storage online, le mappe con geolocalizzazione, Google Calendar, ecc.
Windows Mobile: è utilizzato da diversi produttori e la compatibilità con dati e applicazioni Windows desktop lo rende perfetto per sincronizzare contatti, attività e progetti
Blackberry: noto per la gestione della posta elettronica in modalità "push", è disponibile solo su hardware proprietario. Studiato per dare soluzioni di produttività completa
Symbian OS: utilizzato principalmente da Nokia, è stato uno dei primi a offrire una ricca serie di applicazioni per la produttività come mail, calendario, agenda e lista delle attività
iPhone: vanta un'interfaccia utente proprietaria molto funzionale e una miriade di applicazioni. Le funzionalità di posta e navigazione web sono tra i suoi punti di forza
Quando sono in giro con il cellulare posso scaricare musica da Internet?
Dipende dal cellulare, ma in linea di massima sì. Gli smartphone e i cellulari di ultima generazione non solo riproducono diversi formati di file musicali (MP3, WMA...), ma possono arricchire la propria collezione scaricando legalmente nuovi brani da Internet. Gli esempi più rilevanti in merito sono iTunes Music Store per l'iPhone e Ovi Music Store per i terminali Nokia. Con gli smartphone è anche possibile ascoltare la programmazione di migliaia di web radio, previo scaricamento dell'applicazione relativa.
Non è troppo piccolo il display del telefono per navigare?
Lo sarebbe se le pagine web non venissero adeguatamente formattate per la riproduzione su dispositivi portatili. I principali quotidiani, i siti istituzionali più rappresentativi e molti store online dispongono di una versione del proprio sito concepita appositamente per la navigazione tramite cellulari e smartphone: i testi e le immagini sono quindi perfettamente intelligibili nonostante le dimensioni ridotte del display (che comunque può arrivare fino a 4 pollici di diagonale). Se invece il sito non ha una versione "mobile" delle proprie pagine, sta al dispositivo portatile permetterne la leggibilità mediante l'uso dello zoom sulle porzioni che interessano all'utente.
Posso "collegare" i miei account di social network diversi?
È possibile stabilire una sincronia fra diversi social network, in modo che "postando" un nuovo aggiornamento di stato o un nuovo commento su un "social", lo stesso intervento venga duplicato e ripetuto anche su altri. Linkando i propri profili, ad esempio, Facebook può sincronizzarsi con Twitter; la stessa cosa vale anche per YouTube e MySpace, che sanno esportare ogni operazione anche su Twitter. In alternativa esistono alcune tecnologie preinstallate sugli smartphone, come per esempio MotoBlur di Motorola, che si occupano di "postare" lo stesso elemento contemporaneamente su tutti gli account "social" collegati.
Cos'è Facebook Open Graph?
Open Graph è un'implementazione di Facebook che rimpiazza il progetto Connect e che permette di estendere alcune caratteristiche del sito (in maniera potenziale) anche al resto dei siti Internet. In particolare il celebre tasto "like", tradotto in italiano con "mi piace" e tipico della casella dei commenti di Facebook, viene esportato anche al resto dei siti Internet che lo desiderano, consentendo così ai navigatori di esprimere il proprio consenso anche al di fuori dei confini del sito di Facebook. Basta quindi "alzare il pollice" per un determinato contenuto web per condividere la nostra preferenza con tutti i nostri amici. Tutti i nostri gusti espressi vengono elaborati da Facebook e restituiti ai vari siti web affinché possano ritagliarci, ad esempio, un'Home Page "su misura".
Posso trasformare in touchscreen un dispostivo che non lo è?
In alcuni casi sì. Esistono dei kit che permettono di aggiungere la funzionalità touchscreen a un qualsiasi monitor per computer, speciali pellicole o sovra schermi che si applicano sopra il monitor, che generalmente si interfacciano verso un computer tramite uscita USB e uno specifico software. In linea di principio in alcuni notebook è possibile anche sostituire direttamente lo schermo, un'operazione che però è molto delicata e che corre il rischio di compromettere la funzionalità del dispositivo. In ogni caso i costi non sono trascurabili, tali da rendere poco conveniente l'operazione. Non ci risulta che sia possibile trasformare in touchscreen smartphone e dispositivi portatili in genere.
Il touchscreen funziona anche anche "in pieno sole"?
Sì, purché siano rispettate le condizioni climatiche di utilizzo dei dispostivi (temperatura minima e massima di funzionamento) specificate dal costruttore del dispostivo. I raggi solari non limitano il funzionamento del sistema touchscreen ma piuttosto, come ogni display, anche gli schermi touchscreen possono risultare meno visibili quando sottoposti a condizioni estreme di illuminazione, nel caso specifico quando sono direttamente colpiti dai raggi del sole. È questa una limitazione generale che colpisce tutti i display, a cui i costruttori stanno cercando di rispondere utilizzando tecnologie sempre più avanzate; i risultati ottenuti sembrano essere incoraggianti.
Che differenze ci sono tra OLED e LCD?
Si tratta di due diverse tecnologie per realizzare il display. L'LCD, ampiamente usato per realizzare schermi dalle dimensioni più varie (da pochi a centinaia di pollici), quando usato nella sua variante attiva con tecnologia TFT, consente di realizzare pannelli luminosi, dettagliati e con ottimi tempi di risposta. L'OLED, e la sua variante attiva AMOLED, sono la nuova frontiera per i display di piccole dimensioni. Hanno infatti un consumo fino al 40% inferiore rispetto all'LCD in quanto non necessitano di retroilluminazione, colori più brillanti e nero più profondo, ampio angolo di visione, tempo di risposta bassissimo, spessore inferiore. Al momento i costi di produzione sono ancora superiori rispetto all'LCD, ma stanno scendendo rapidamente.
Cosa significa touchscreen capacitivo e resistivo?
Sono due diversi modi di realizzare gli schermi sensibili al tocco montati sui cellulari. La tecnologia resistiva, la prima ad essere usata, basa il suo funzionamento sulla resistenza elettrica generata premendo lo schermo, che a sua volta crea un contatto tra i due strati trasparenti conduttori di elettricità posti sopra di esso. Il telefono non fa altro che individuare le coordinate del punto toccato e le comunica al sistema operativo. La tecnologia capacitiva è la più recente e funziona generando un flusso di elettroni attraverso la superficie del display che, quando viene sfiorato da un oggetto capacitivo come un dito, interpreta mediante sensori posizionati in ciascun angolo del display la variazione del flusso di elettroni e la converte in coordinate. Gli schermi resistivi sono più economici, possono essere usati con pennini, dita, guanti e non supportano il multi-touch; quelli capacitivi si vedono meglio all'aperto, supportano il multi-touch, possono essere usati solo con le dita (niente oggetti inanimati o guanti).
Cosa sono i dischi SSD?
SSD (Solid State Disk), o disco a stato solido, consiste in un'unità di memorizzazione composta da chip di memoria. Essendo composti da vari banchi di memoria e da un controller, e quindi privi di parti mobili, i dischi SSD sono normalmente più resistenti agli urti e consumano meno energia rispetto a un comune Hard Disk.
Cosa si intende per "trackpad"?
Per trackpad si intende il dispositivo che consente di controllare il cursore di puntamento del sistema operativo nei notebook o netbook senza ricorrere al mouse esterno. Consiste in un'area rettangolare posta al di sotto della tastiera dove si può far scorrere il polpastrello. In alcuni modelli più recenti il trackpad è sensibile al tocco di più di un dito (multi-touch) per impartire comandi complessi.
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