Wednesday, June 9, 2010

Come lavorare con lo smartphone

Utilizzare un notebook o un netbook non è l'unico modo con cui si può portare il proprio ufficio con sé; l'alternativa più praticata è quella di usare uno smartphone, vale a dire un telefonino "intelligente".

Gli smartphone dispongono di un sistema operativo simile a quello di un PC, sul quale si possono installare a piacimento programmi di vario genere. Dal punto di vista hardware sono caratterizzati da un processore piuttosto potente, da uno schermo di generose dimensioni sensibile al tocco e a volte da una tastiera fisica. I principali sistemi operativi utilizzati dagli smartphone sono:

Android: si possono sfruttare le potenzialità della galassia Google utili in ambito aziendale, come lo spazio di storage online, le mappe con geolocalizzazione, Google Calendar, ecc.

Windows Mobile: è utilizzato da diversi produttori e la compatibilità con dati e applicazioni Windows desktop lo rende perfetto per sincronizzare contatti, attività e progetti

Blackberry: noto per la gestione della posta elettronica in modalità "push", è disponibile solo su hardware proprietario. Studiato per dare soluzioni di produttività completa

Symbian OS: utilizzato principalmente da Nokia, è stato uno dei primi a offrire una ricca serie di applicazioni per la produttività come mail, calendario, agenda e lista delle attività

iPhone: vanta un'interfaccia utente proprietaria molto funzionale e una miriade di applicazioni. Le funzionalità di posta e navigazione web sono tra i suoi punti di forza

Quando sono in giro con il cellulare posso scaricare musica da Internet?

Dipende dal cellulare, ma in linea di massima sì. Gli smartphone e i cellulari di ultima generazione non solo riproducono diversi formati di file musicali (MP3, WMA...), ma possono arricchire la propria collezione scaricando legalmente nuovi brani da Internet. Gli esempi più rilevanti in merito sono iTunes Music Store per l'iPhone e Ovi Music Store per i terminali Nokia. Con gli smartphone è anche possibile ascoltare la programmazione di migliaia di web radio, previo scaricamento dell'applicazione relativa.

Non è troppo piccolo il display del telefono per navigare?

Lo sarebbe se le pagine web non venissero adeguatamente formattate per la riproduzione su dispositivi portatili. I principali quotidiani, i siti istituzionali più rappresentativi e molti store online dispongono di una versione del proprio sito concepita appositamente per la navigazione tramite cellulari e smartphone: i testi e le immagini sono quindi perfettamente intelligibili nonostante le dimensioni ridotte del display (che comunque può arrivare fino a 4 pollici di diagonale). Se invece il sito non ha una versione "mobile" delle proprie pagine, sta al dispositivo portatile permetterne la leggibilità mediante l'uso dello zoom sulle porzioni che interessano all'utente.

Posso "collegare" i miei account di social network diversi?

È possibile stabilire una sincronia fra diversi social network, in modo che "postando" un nuovo aggiornamento di stato o un nuovo commento su un "social", lo stesso intervento venga duplicato e ripetuto anche su altri. Linkando i propri profili, ad esempio, Facebook può sincronizzarsi con Twitter; la stessa cosa vale anche per YouTube e MySpace, che sanno esportare ogni operazione anche su Twitter. In alternativa esistono alcune tecnologie preinstallate sugli smartphone, come per esempio MotoBlur di Motorola, che si occupano di "postare" lo stesso elemento contemporaneamente su tutti gli account "social" collegati.

Cos'è Facebook Open Graph?

Open Graph è un'implementazione di Facebook che rimpiazza il progetto Connect e che permette di estendere alcune caratteristiche del sito (in maniera potenziale) anche al resto dei siti Internet. In particolare il celebre tasto "like", tradotto in italiano con "mi piace" e tipico della casella dei commenti di Facebook, viene esportato anche al resto dei siti Internet che lo desiderano, consentendo così ai navigatori di esprimere il proprio consenso anche al di fuori dei confini del sito di Facebook. Basta quindi "alzare il pollice" per un determinato contenuto web per condividere la nostra preferenza con tutti i nostri amici. Tutti i nostri gusti espressi vengono elaborati da Facebook e restituiti ai vari siti web affinché possano ritagliarci, ad esempio, un'Home Page "su misura".

Posso trasformare in touchscreen un dispostivo che non lo è?

In alcuni casi sì. Esistono dei kit che permettono di aggiungere la funzionalità touchscreen a un qualsiasi monitor per computer, speciali pellicole o sovra schermi che si applicano sopra il monitor, che generalmente si interfacciano verso un computer tramite uscita USB e uno specifico software. In linea di principio in alcuni notebook è possibile anche sostituire direttamente lo schermo, un'operazione che però è molto delicata e che corre il rischio di compromettere la funzionalità del dispositivo. In ogni caso i costi non sono trascurabili, tali da rendere poco conveniente l'operazione. Non ci risulta che sia possibile trasformare in touchscreen smartphone e dispositivi portatili in genere.

Il touchscreen funziona anche anche "in pieno sole"?

Sì, purché siano rispettate le condizioni climatiche di utilizzo dei dispostivi (temperatura minima e massima di funzionamento) specificate dal costruttore del dispostivo. I raggi solari non limitano il funzionamento del sistema touchscreen ma piuttosto, come ogni display, anche gli schermi touchscreen possono risultare meno visibili quando sottoposti a condizioni estreme di illuminazione, nel caso specifico quando sono direttamente colpiti dai raggi del sole. È questa una limitazione generale che colpisce tutti i display, a cui i costruttori stanno cercando di rispondere utilizzando tecnologie sempre più avanzate; i risultati ottenuti sembrano essere incoraggianti.

Che differenze ci sono tra OLED e LCD?

Si tratta di due diverse tecnologie per realizzare il display. L'LCD, ampiamente usato per realizzare schermi dalle dimensioni più varie (da pochi a centinaia di pollici), quando usato nella sua variante attiva con tecnologia TFT, consente di realizzare pannelli luminosi, dettagliati e con ottimi tempi di risposta. L'OLED, e la sua variante attiva AMOLED, sono la nuova frontiera per i display di piccole dimensioni. Hanno infatti un consumo fino al 40% inferiore rispetto all'LCD in quanto non necessitano di retroilluminazione, colori più brillanti e nero più profondo, ampio angolo di visione, tempo di risposta bassissimo, spessore inferiore. Al momento i costi di produzione sono ancora superiori rispetto all'LCD, ma stanno scendendo rapidamente.

Cosa significa touchscreen capacitivo e resistivo?

Sono due diversi modi di realizzare gli schermi sensibili al tocco montati sui cellulari. La tecnologia resistiva, la prima ad essere usata, basa il suo funzionamento sulla resistenza elettrica generata premendo lo schermo, che a sua volta crea un contatto tra i due strati trasparenti conduttori di elettricità posti sopra di esso. Il telefono non fa altro che individuare le coordinate del punto toccato e le comunica al sistema operativo. La tecnologia capacitiva è la più recente e funziona generando un flusso di elettroni attraverso la superficie del display che, quando viene sfiorato da un oggetto capacitivo come un dito, interpreta mediante sensori posizionati in ciascun angolo del display la variazione del flusso di elettroni e la converte in coordinate. Gli schermi resistivi sono più economici, possono essere usati con pennini, dita, guanti e non supportano il multi-touch; quelli capacitivi si vedono meglio all'aperto, supportano il multi-touch, possono essere usati solo con le dita (niente oggetti inanimati o guanti).

Cosa sono i dischi SSD?

SSD (Solid State Disk), o disco a stato solido, consiste in un'unità di memorizzazione composta da chip di memoria. Essendo composti da vari banchi di memoria e da un controller, e quindi privi di parti mobili, i dischi SSD sono normalmente più resistenti agli urti e consumano meno energia rispetto a un comune Hard Disk.

Cosa si intende per "trackpad"?

Per trackpad si intende il dispositivo che consente di controllare il cursore di puntamento del sistema operativo nei notebook o netbook senza ricorrere al mouse esterno. Consiste in un'area rettangolare posta al di sotto della tastiera dove si può far scorrere il polpastrello. In alcuni modelli più recenti il trackpad è sensibile al tocco di più di un dito (multi-touch) per impartire comandi complessi.

Netbook – Funzioni di base e ingombro minimo

Chi sceglie il netbook punta soprattutto sulla leggerezza e sulla compattezza dei dispositivi di elaborazione dati, anche a scapito della pura potenza di calcolo.

Sanno già di non poter eseguire compiti gravosi come fotoritocco o elaborazione video, ma i comuni impegni da ufficio vengono svolti egregiamente anche da questi sistemi a bassa potenza e altrettanto basso consumo. Ed ecco che sono allora sufficienti le piattaforme Intel Atom o Nvidia ION per realizzare netbook a basso costo e prestazioni più che valide. Un gigabyte di RAM basta a far funzionare il sistema operativo che può essere Windows XP oppure il più leggero Linux, in versioni personalizzate dalle case produttrici o nella sua derivazione Android, l'OS sviluppato appositamente per dispositivi mobili. Sui netbook più nuovi gira anche un'apposita versione alleggerita di Windows 7 con ottimi risultati. Il disco rigido a volte viene rimpiazzato con un'unità a stato solido (SSD), meno capiente ma più veloce e robusta degli Hard Disk tradizionali. Ecco le principali caratteristiche che possono vantare i netbook di oggi.

Estrema mobilità: il peso ridotto all'osso, normalmente inferiore al chilo e mezzo, aiuta chi si sposta spesso, così come le dimensioni, tali da permettere di inserire l'apparecchio in qualsiasi borsa, borsetta o bagaglio a mano.

Basso consumo – durata della batteria: con autonomie che vanno dalle quattro ore in su, i netbook sono un compagno di lavoro che non tradisce per tutta la giornata. A volte le batterie possono essere sostituite "a caldo" (cioè, senza spegnere il PC) con pacchi aggiuntivi di batterie cariche, per offrire un'autonomia virtualmente illimitata.

Possibilità di utilizzarlo in spazi angusti: le ridotte dimensioni e il peso piuma consentono a chi utilizza il netbook di mettersi al computer praticamente ovunque: in autobus o sul tram, nei locali pubblici durante la pausa pranzo, durante affollate conferenze stampa, al mare o in montagna.

Ideale per i software di produttività da ufficio: che sia Microsoft Office oppure il client di posta elettronica, o ancora la navigazione web, i netbook svolgono questi compiti con facilità senza far rimpiangere i PC dell'ufficio o anche i portatili più potenti. Inoltre l'esperienza di lavoro in mobilità risulta più soddisfacente grazie alle ridotte dimensioni e peso.

Tastiera standard rispetto agli smartphone: anche dispositivi evoluti come gli smartphone possono gestire compiti da ufficio, però peccano di comodità quando occorre digitare sulla tastiera che è minuscola o "virtuale". Con quella di un netbook è più semplice scrivere testi e messaggi di posta, riempire le caselle di un foglio elettronico, navigare su Internet e portare a termine lavori che richiedono la comodità di una tastiera come si deve.

Per rendere ancora più efficiente il nostro "ufficio mobile" sono molto utili alcuni prodotti che possono dare quel qualcosa in più.

Dispositivi esterni di memorizzazione: l'utilizzo di unità di memorizzazione supplementari è importante, soprattutto nel caso di quei netbook che dispongono di uno SSD (disco a stato solido) quale unità di memorizzazione principale, perché questi ultimi sono ancora poco capienti. Ecco quindi venire in aiuto le chiavette USB, con tagli fino a 32GB di memoria e oltre, oppure le memory card in formato SD o vari altri formati disponibili, per poi finire ai veri e propri dischi rigidi portatili, disponibili anche in formato compatto (con disco da 2,5") in tagli fino a 500 GB.

Mouse portatili: tutti i computer portatili, netbook o notebook, sono dotati di un dispositivo di puntamento integrato. Ma per sedute di lavoro più lunghe il classico mouse è sempre preferibile. Se da un lato è possibile collegare alla porta USB del notebook un mouse desktop standard, diverse sono le opzioni specifiche di mouse portatili. Ne esistono di diversi tipi, a puntamento ottico o laser, a filo (alcuni sono dotati di cavetto retraibile) oppure wireless. In quest'ultimo caso il sistema di trasmissione può essere Bluetooth o a radiofrequenza.

Borse porta-computer e zaini "tecnici": l'utilizzo di una borsa o di uno zaino predisposto per il trasporto delle apparecchiature informatiche è più importante di quanto si pensi. Innanzitutto perché le borse "tecniche" dispongono di scomparti imbottiti per assicurare massima protezione; in alcuni casi adottano anche protezioni rigide antischiacciamento o sistemi di ammortizzazione contro le cadute accidentali.

Internet Key: le cosiddette "chiavette Internet" sono una soluzione ideale e poco ingombrante per tutti coloro che necessitano di collegarsi a Internet a larga banda anche quando sono fuori ufficio. È sufficiente inserire la SIM dati all'interno della Internet Key, installare il software per la connessione e collegare la chiavetta a una porta USB libera del portatile. Un'alternativa all'uso della Internet Key è l'utilizzo del proprio cellulare come modem UMTS/HSDPA, collegato al notebook via cavo USB o senza fili via Bluetooth.

Batteria di riserva: i grandi viaggiatori e coloro che stanno per lunghi periodi lontano dalle prese elettriche non ne possono fare a meno: la batteria o le batterie di riserva sono l'accessorio più importante per il proprio notebook o netbook. Una batteria di riserva consente di raddoppiare il tempo utile di lavoro, e anche di più se si sceglie un modello a capacità maggiorata.

Stampante e scanner portatile: quello delle stampanti portatili è un mercato di nicchia, ma per alcuni professionisti un tale accessorio è indispensabile e quindi il mercato ha risposto proponendo alcuni modelli che vantano un profilo particolarmente sottile e un sistema di alimentazione della carta. Anche gli scanner portatili non sono molto diffusi, ma ve ne sono alcuni composti semplicemente da una barra ottica che va passata manualmente sui documenti e fornisce un'efficace scansione, soprattutto per quanto riguarda l'acquisizione di testi.

Fotocamera e videocamera: per un vero "ufficio mobile" che si rispetti non possono mancare nella borsa, insieme al portatile, una videocamera e/o una fotocamera compatte, sempre pronte per riprendere scatti o video che possono integrare il lavoro che si sta portando avanti in movimento.

Cuffia e microfono: ultimamente i sistemi di videoconferenza, di chat e di chiamate vocali via web si sono molto diffusi anche in ambito lavorativo, e con un netbook o notebook collegato a Internet è possibile essere connessi al mondo in pochi secondi utilizzando software come Skype o Messenger. Un accessorio indispensabile in questo contesto è una cuffia con microfono, con i due classici minijack da inserire negli ingressi-uscite audio del PC.

Notebook – Un PC desktop condensato

Per chi non vuole rinunciare a nulla della propria esperienza di lavoro in ufficio anche quando è in movimento, la scelta migliore si orienta sui classici notebook, che ormai vantano prestazioni eccellenti condensate in un formato compatto e leggero. I migliori notebook hanno un peso intorno ai due kg e dimensioni che dipendono dal formato dello schermo, tipicamente da 13" o 14". Spesso lo schermo fa uso di tecnologia di retroilluminazione a LED, che migliora la qualità di visione e riduce il consumo elettrico. Ecco le principali caratteristiche di un notebook.

Potenza senza compromessi: i processori dei notebook vantano prestazioni quasi identiche ai loro omologhi da scrivania ma implementano funzioni per migliorare il consumo di energia; inoltre sono progettati per produrre meno calore, in modo da semplificare il sistema di raffreddamento. Anche il chipset è un derivato di quelli dei desktop con lo stesso tipo di ottimizzazioni.

Grafica 3D anche in viaggio: mentre alcuni modelli di notebook utilizzano il processore grafico integrato nel chipset, altre soluzioni prevedono l'uso di una scheda grafica separata, con memoria dedicata, per offrire ottime prestazioni 3D anche in mobilità, utili per esempio per il CAD. Ovviamente non saranno paragonabili a quelle delle schede grafiche dei sistemi desktop, tuttavia i processori grafici per uso "mobile" derivano dalle schede grafiche di fascia "top".

Tanto spazio per i propri file: utilizzando i comuni dischi rigidi da 2,5", la capacità di archiviazione non è un problema per questi PC portatili. Lo spazio di archiviazione può giungere a 500 GB, più che sufficiente per lavorare fuori casa senza sentire la necessità di Hard Disk esterni.

Espandibilità a prova di futuro: i notebook più moderni vantano una serie di interfacce molto nutrita che conferisce loro la possibilità di espandere le proprie prestazioni. La dotazione standard è di almeno tre USB 2.0, presa LAN a 100 Mbps, presa telefonica RJ11 (per connessioni d'emergenza dove non c'è linea ADSL). Per quanto riguarda il video, alla tradizionale uscita VGA è affiancata, quasi sempre, la presa HDMI, per collegarsi ai più moderni monitor o ai televisori digitali ad alta definizione. Spesso è presente uno slot per schede di memoria di vari formati (da SD a Memory Stick) e non dimentichiamo la connettività wireless, con Wi-Fi e Bluetooth integrati.

Lavorare "on the road"

Oggi il concetto di lavoro si sta distaccando progressivamente da quello di "ufficio" con cui si identificava, per andare verso un futuro di "produttività diffusa".

Questo cambio di paradigma è reso possibile dall'affermazione delle nuove tecnologie per la produttività mobile, che consentono anche a chi è in movimento di non rinunciare a (quasi) niente rispetto alla tradizionale postazione da ufficio. I moderni notebook, per esempio, non hanno più nulla da invidiare ai tradizionali desktop, sia in termini di pura potenza del processore e di scheda grafica, sia per quanto riguarda la capienza dei dischi rigidi. Per chi invece non ha necessità di tanta potenza ma desidera puntare di più sul lavoro "on the road", la nuova categoria dei netbook, piccoli, leggeri, economici e con un'elevata autonomia, è la soluzione ideale. Con gli accessori giusti netbook e notebook si trasformano in perfetti uffici mobili, con poche o nulle limitazioni rispetto alla tradizionale postazione alla scrivania. Si aprono così nuove possibilità e diverse modalità di lavoro: per esempio stare una settimana all'estero per curare gli affari in loco senza perdere neppure un passaggio del flusso di lavoro aziendale in sede; oppure si può optare per il weekend "super lungo" con la famiglia, ma sempre avendo sott'occhio la situazione al lavoro anche il venerdì e il lunedì. Se poi non è necessario il portatile e i suoi accessori perché il carico di lavoro è più leggero, allora si può risolvere ancora più facilmente grazie a uno smartphone superaccessoriato.

Friday, June 4, 2010

skype on iphone

The latest version of Skype for the iPhone will at last let you make Skype calls over AT&T's 3G network — meaning free voice calls for everyone, right? Not so fast, say Skype execs. Charges for free-for-now Skype-to-Skype calls are coming, and don't forget that AT&T is ditching its unlimited data plans.

Version 2.0 of the Skype iPhone app came out Sunday, supporting the long-awaited ability to place Skype calls over AT&T's 3G data network. Under pressure from federal regulators, AT&T had actually given the green light to Skype calls last year, but the Skype app itself only worked over Wi-Fi until just now.

What's so special about Skype calls over 3G? Theoretically, it means you can bypass AT&T's voice network altogether — even when you're out of Wi-Fi range — letting you place unlimited voice calls with fellow Skype users for the low price of nothing. You can also call landlines and non-Skype users worldwide (about 30 countries are included) for about 2 cents a minute. (I use the for-pay Skype service over Wi-Fi all the time because of the terrible AT&T reception in my Brooklyn apartment.)

In practical terms, the iPhone Skype app has some limitations, though. It still doesn't support the iPhone's "push notification" feature, which pops up an alert for an app that isn't currently running — like, say, an incoming Skype call. That's the bad news. The good news is that Skype will be able to warn you of incoming calls once the new multitasking iPhone 4.0 software arrives this summer (possibly even next week).

But Skype's killer feature — free Skype-to-Skype calling — is going away sooner rather than later, at least as far as the iPhone and AT&T's 3G network is concerned. Skype has announced that it will offer free Skype-to-Skype 3G calls only "until the end of 2010," after which it will start charging a "small monthly fee." How small? No word yet. (Skype-to-Skype calls over Wi-Fi will still be free.)

Not only is the free ride ending for 3G Skype-to-Skype calls, there's also the little wrinkle of AT&T's bombshell announcement that it's phasing out its unlimited 3G data plans, starting June 7. New customers will pay $25 a month for 2GB of data, or $15 a month for 200MB, plus any overage charges ($10 for an extra GB in the case of the 2GB plan, or $15 for another 200MB for the 200MB option). If you currently have an unlimited, $30-a-month 3G plan through AT&T, you'll be grandfathered in.

So AT&T subscribers who end up with new capped data plans will find that 3G Skype calls eat into their monthly data allowances, and overage fees will loom if you're an inveterate Chatty Cathy.

Theoretically, anyway. What's the reality? How much data does a typical 3G Skype call consume?

The Skype support site covers this issue in a relatively roundabout way, estimating that if you have 20 Skype contacts, log on for 90 minutes a day, engage in 25 daily minutes of Skype text chat, and make 20 minutes of Skype calls (whether that's 20 minutes a day or a month isn't clear; I'm inclined to think it's the latter), you'll burn through "just under 1MB" of data a month.

That sounded a little low to me, so I conducted my own experiment. I reset my iPhone's data usage statistics, fired up Skype and called Moviefone for 10 minutes, occasionally tapping a number key to keep the call going. (No, I didn't do a lot of chatting on the call; I'm not much of a talker anyway, but the Moviefone guy was nattering away the entire time.)

When 10 minutes were up, I hung up and checked my 3G usage statistics: 388KB upstream, 1.8MB downstream, for a total of about 2.2MB.

So using those numbers, if I were to call Moviefone for 450 minutes a month (that's my monthly allotment of AT&T voice minutes, only a fraction of which I ever use), I'd use up close to 100MB, or half of the data allowed under AT&T's $15/month 200MB plan.

How big a problem that is depends, of course, on your monthly calling habits. If you're like me and you make maybe 30 minutes of Skype calls a month, no big deal. But if you're planning to hold lengthy daily conference calls over 3G via Skype, well ... Skype might not be much of a bargain anymore.

What do you think? Do Skype's plans for iPhone fees, combined with AT&T's new capped data plans, drain most of the appeal out of the free-for-now calling service? Or will you keep using Skype despite the upcoming fees and data caps?